Pubblico, privato, terzo settore: a Sharitaly ce n’è per tutti (ibridi compresi)

Pubblico, privato, terzo settore: a Sharitaly ce n’è per tutti (ibridi compresi)

Le sessioni tematiche e i workshop mirati per grandi aziende e start up, PA e imprese sociali

In che modo i servizi collaborativi possono essere convertiti da minaccia in opportunità da parte delle aziende for profit tradizionali?
Quali sfide devono affrontare le amministrazioni pubbliche e cosa bolle in pentola a livello normativo e di best practices?
E ancora: quali nuovi scenari potrebbe aprire l’economia collaborativa per il terzo settore?

Se anche voi vi siete posti simili domande, che voi siate una grande azienda, una start up, un ente pubblico, una non profit, un’impresa sociale… troverete decisamente invitante il menù di contenuti, teorici e pratici, che Sharitaly propone quest’anno ai suoi commensali. Iniziando dalla prima colazione: nella mattinata del 9 novembre Marta Mainieri (Collaboriamo) e Ivana Pais (Università Cattolica del Sacro Cuore) presenteranno in anteprima la mappatura delle piattaforme italiane. A seguire ricco buffet internazionale con Neil Gorenflo (Shareable) e Christian Iaione (LabGov) che dialogheranno sul tema delle politiche per una città collaborativa; Valerio Cosimo Romano (Luiss) e Emanuele Dagnino (Adapt) ancora per la sessione Governance; Elena Como (Lama), Walter Dondi (Fondazione Unipolis), Nathan Schneider (University of Colorado), Flaviano Zandonai (Iris Network), Lorenzo Brambille (Collaboriamo) e Maurizio Brioschi (Cefriel) animeranno invece il secondo panel dedicato ad Economia e Mercato, con un focus particolare sul Platform Cooperativism. Aperitivo tra Design e Società con speaker di alto profilo come: Federico Capeci (TNS), Adam Arvidsson (Università degli Studi di Milano), Ezio Manzini (Desis) e Daniela Selloni (Politecnico di Milano).

Per aziende e start up

La sharing economy distrugge o reinventa i mercati tradizionali? E come cambia la gestione del cliente nell’epoca dell’economia collaborativa? L’apertura dei lavori, nella sessione pomeridiana della prima giornata, sarà affidata a Lisa Gansky, imprenditrice, consulente, nonché autrice di “The Mesh”. Seguiranno altri 8 interventi, di 20 minuti ciascuno, con speaker del calibro di: Lidia Furlan (Gruppo Venpa), Gian Luca Ranno (Gnammo), Mattia Perroni (Houzz), Carlo Mancosu (Sardex), Stefano Grisenti (Leroy Merlin), Emilio Martano (Widiba), Daniela Della Riva (PhD), Daniela Galvani (What a space).
In pieno stile Sharitaly, la teoria ed i talk d’ispirazione saranno “soltanto” un ricco antipasto, prima di assaporare la portata principale della terza edizione: una full immersion nella pratica dell’economia collaborativa, con laboratori e workshop mirati per ogni target.
Ideato da Ouishare e Collaboriamo, il Business Forum impegnerà i partecipanti per l’intera giornata del 10 novembre, cercando di offrire risposte strategiche alle domande: in che modo grandi aziende, startup e professionisti possono collaborare per creare innovazione radicale? I partecipanti saranno guidati, attraverso la compilazione di un canvas, a capire fino a che punto il proprio business model sia già in grado di rispondere alla trasformazione in atto, a scoprire la propria “shaping strategy” e la propria “visione piattaforma”, a comprendere, quindi, su quali elementi operare per raggiungere i risultati prefissi.

Per le amministrazioni pubbliche (e per i cittadini attivi…)

E se la diffusione della sharing preoccupa, per certi versi, il privato for profit tradizionale, le amministrazioni pubbliche – dal livello locale a quello statale – non sono certo esenti da dilemmi istituzionali. La domanda, di quelle con con la D maiuscola, che tutti ci poniamo è: come possiamo normare le trasformazioni che la sharing porta con sé, evitando di soffocarne la carica innovativa e ridurne l’impatto positivo? L’introduzione non poteva che essere affidata all’assessore Cristina Tajani, vero ambasciatore dell’innovazione sociale al Comune di Milano. Nello stesso panel ci saranno: Mauro Parolini (Regione Lombardia), on. Antonio Palmieri (Intergruppo Innovazione), Benedetta Brighenti (Comitato delle Regioni).
La risposta, a giudicare dalle esperienze che saranno raccontate a seguire, sembra essere senz’altro positiva. Con un elemento che le accomunerà tutte: il ruolo fondamentale delle relazioni e dei cittadini attivi, in rete con le amministrazioni. E qui il menù è tutto un crescendo di sapori: Karim Varini (co-fondatore di TimeRepublik), Massimo Pepellin (Sindaco di Sarre), Pierfrancesco Maran (Assessore alla Mobilità del Comune di Milano), Luigi Nardicchione (Social Street Via Fondazza), Alex Giordano (RuralHub), Davide Agazzi (Rena), Michele D’Alena (Comune di Bologna), Monica Bernardi (Università degli Studi di Milano-Bicocca). Per chiudere in bellezza, ciliegina sulla torta, Michel Bauwens (p2p Foundation) e David Bollier (ricercatore, autore, attivista) converseranno sul tema “The Partner State and the Human Burocracy”.
Il giorno successivo, non mancherà occasione di digerire con un sano learning by doing: pillole di crowdfunding civico (durante la mattina, anche a digiuno!) a cura di TRAILab, Università Cattolica del Sacro Cuore, con Ivana Pais e Alessio Barollo. Mentre nel pomeriggio una golosa degustazione di governance locale collaborativa e policentrica, a cura di LabGov – LABoratorio per la GOVernance dei beni comuni.

Per il terzo settore

Beni e servizi ad alta intensità relazionale sono il “pane quotidiano” offerto dai diversi attori del nostro, cosiddetto, terzo settore. Ci chiediamo: quale rapporto con la sharing economy, che trova nella relazione tra i peer la cifra del proprio sviluppo?
E qui gli spunti di riflessione e gli input per il dibattito saranno davvero tanti, tantissimi. A partire dai moderatori: Flaviano Zandonai  e Elena Como  coordineranno la terza sessione parallela della prima giornata. Le dinamiche collaborative implicano il superamento del dualismo tra la sfera della solidarietà e quella del mercato? Paolo Venturi (Aiccon) affronterà il tema in apertura dei lavori.
Se fino a pochissimo tempo fa quello tra terzo settore e sharing era un rapporto pressoché timido e a distanza, si iniziano a vedere finalmente i primi, audaci passi verso una promettente relazione. Ci aggiorneranno su questi sviluppi: Pierfrancesco Majorino (Comune Di Milano), Carlo De Los Rios (Coop. Sociale Camelot), Silvia Bartellini (PiacereMIlano – La Cordata), Edoardo Montenegro (Twitteratura), Angelo Rindone (Produzioni dal Basso), Paolo Campagnano (Coopup), Andrea Ripamonti (Coop. Sociale Spazio Aperto), Matteo Zulianello (Coop. ènostra, Avanzi).
Volete scoprire come le imprese sociali possano, concretamente, implementare servizi collaborativi e adottare pratiche sharing oriented? Non posso che consigliare il dessert finale a cura dello chef Daniela Selloni (Desis), con un workshop che svelerà i trucchi del co-design dei servizi agli attori del terzo settore.