Hai perso il lavoro? Reinventati con Collaboriamo.org!

Hai perso il lavoro? Reinventati con Collaboriamo.org!

La mia amica Serena ha perso il lavoro. Anzi colgo l’occasione per chiedere a tutti coloro che leggeranno questo post di aiutarla. E’ una bravissima contabile, vive a Milano, sarebbe disposta anche a collaborare part time o come consulente. Ieri mattina l’ho incontrata, ne abbiamo un po’ parlato e poi le ho suggerito di andare su Collaboriamo.org. Perché? Perché su Collaboriamo.org è possibile scoprire nuovi modi di fare la spesa, di lavorare, di risparmiare e anche di guadagnare.

Come? Ho detto a Serena…

1)      Guardati in casa e cerca quel non ti serve più. Scoprirai moltissime cose che per te sono schifezze o che non ti servono più ma che invece interessano ad altri. Vestiti, attrezzature sportive, giochi, libri. Puoi provare a venderli su piattaforme come Bakeka.it, Kijiji.it, Subito.it (ne trovi altri qui), o puoi provare a scambiarli con qualcosa che invece ti serve su Reoose, Soloscambio, SwapItalia e sulle tante piattaforme di baratto che si trovano in Italia. Guadagni qualcosa e risparmi.

2)      Pensa a quello che sai fare. Lavori a maglia, a uncinetto, dipingi o fai dei fantastici lavoretti? Non mi sembra ma potresti sempre iniziare. Se per caso scopri che ti piace puoi provare ad aprire un negozio – gratis- su Etsy oppure su Blooming. Se invece proprio non ce la fai, pensa a cos’altro sai fare. Ognuno ha qualcosa da insegnare agli altri, basta solo rendersene conto. Una volta che hai capito cosa sai fare puoi  proporre lezioni a pagamento attraverso Skillbros. Scoprirai che si può guadagnare qualcosa anche da quello che ti piace o semplicemente sai fare.

3)      Sfrutta meglio quel che hai. Sai che una automobile viene usato solamente l’8% del suo tempo? E così anche il trapano, la macchina fotografica, la racchetta da tennis, per non parlare del vestito da sposa o degli sci di Eugenio che non gli vanno più…Quanto spazio occupano le cose che servono solo qualche volta? Perché allora non metterle a reddito? Guadagni qualcosa e fai bene all’ambiente (e al tuo vicino che risparmia!). Da oggi puoi farlo su LocLoc, un portale per noleggiare quel che ti serve. Se, poi, vuoi trasferirti da tua madre nel week o dal tuo nuovo fidanzato, perché non pensi di prestare proprio tutta la casa? Ogni week end potresti guadagnare circa 200 euro a fine mese è quasi uno stipendio.

4)      Inventati un nuovo lavoro. Chi l’ha detto che devi per forza continuare a fare il contabile? Guarda Sfinz o TamTown due piattaforme che mettono in contatto persone che hanno del tempo libero con chi non ne ha. Su Sfinz per esempio puoi offrirti come insegnante di matematica, come modella per piedi femminili J, come giardiniera, su TamTown come truccatrice (non ti ci vedo proprio, ma qualcos’altro si trova sempre). Se poi vai nella categoria lavoro di Collaboriamo scopri che ci sono servizi sui quali puoi offrirti come baby sitter o come petsitter. Insomma non è proprio come fare il contabile ma non è detto che non sia anche meglio: hai entrate diversificate e soprattutto la possibilità di gestire il tuo tempo libero e forse, per una volta, anche di conciliare casa e famiglia.

5)      Infine, se hai un’idea in mente provaci, questo è il momento di buttarsi. Prova ad andare nella sezione denaro e scoprirai che esistono piattaforme attraverso le quali puoi avere piccoli prestiti da altre persone. Piccole somme che però messe insieme ti possono aiutare a realizzare quel che sogni. Si chiama crowdfunding e c’è chi in America è riuscito a farsi finanziare fino a 10mila dollari.  Dopo mezz’ora che parlo con entusiasmo, Serena mi guarda un po’ stranita domandandosi, credo, se sia un po’ folle o un po’ saggia. Ci salutiamo. Stamattina la rincontro e mi dice: “Ho visto Prestiamoci ieri sera… ma davvero, secondo te,  potrei accedere a un prestito? Mi servirebbero 4000 euro e probabilmente mi darebbero il giusto respiro per poter iniziare a lavorare come libera professionista”. Certo che puoi provare, cara Serena, anzi devi. Come ognuno di noi d’altronde. Tutti abbiamo il diritto e il dovere di immaginare un futuro migliore. Oggi, nonostante tutto, secondo me si può.