18 Apr Collaboriamo al forum PA
All’interno della tre giorni del Forum della Pubblica Amministrazione Collaboriamo parteciperà a due incontri:
Quale PA per un’Italia più semplice e più giusta?
L’amministrazione pubblica è un bene comune del Paese ed è un fattore decisivo per lo sviluppo e per l’implementazione delle politiche, purtroppo, nonostante l’impegno della maggior parte dei suoi impiegati, appare come un gigante che un incantesimo abbia incatenato. Possiamo liberarlo agendo su due fronti: sbloccando la geografia istituzionale costruita tutta sulla sopravvivenza degli Enti e non sulle loro missioni; scongelando il pubblico impiego immobile tra fermo dei contratti, assenza di mobilità, tradimento della valutazione e blocco del turnover.
Nuovo e più agile format per il convegno che inaugura la venticinquesima edizione di FORUM PA: Marianna Madia risponderà in diretta alle sollecitazioni portate da esponenti del mondo imprenditoriale, delle amministrazioni pubbliche, delle organizzazioni della cittadinanza organizzata e dell’innovazione sociale. Ciascun breve intervento andrà ad interpretare una parola chiave della PA che vogliamo: tutte insieme le parole comporranno un tag cloud che ci accompagnerà nei tre giorni del FORUM PA 2014.
Il Ministro, nel rispondere, chiarirà i punti chiave della riforma annunciata lo scorso 30 aprile con una lettera ai dipendenti pubblici a firma Madia/Renzi e darà conto anche del sondaggio che, partito proprio in quella data si chiuderà immediatamente dopo la chiusura del FORUM PA, il prossimo 30 maggio.
Twist and share. La PA alla svolta dell’economia collaborativa
Tutto il mondo sta riscoprendo il paradigma della condivisione. Si tratta di un vero e proprio movimento globale, reti di reti che si intersecano modificando l’intera filiera di creazione del valore, superando la dicotomia pubblico – privato. Dall’accesso alle risorse, alla produzione, dal consumo fino all’ideazione e alla progettazione di prodotti e servizi, ogni fase del processo è sempre più connotata da pratiche e sviluppi di natura collaborativa. E la PA? Come sempre, che lo voglia o meno, è un interlocutore dei soggetti attivi dell’economia collaborativa. Ma può fare di più. La PA può entrare nel movimento e prendere appieno il suo ruolo: governare e accelerare la diffusione di impatti positivi per le comunità.
Cosa sceglierà?
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