
21 Nov Baladin lancia un crowdfunding “green” per dare vita al primo parco della birra artigianale in Italia
Trenta giorni di campagna “intensiva” su una piattaforma internazionale, 76.000 dollari raccolti e la sharing economy che diventa lo strumento per tornare a valori antichi, legati alla terra, all’agricoltura e alla condivisione. Questi i tratti salienti del crowdfunding firmato Baladin, birrificio agricolo fondato da Teo Musso, uno dei “maestri” della birra artigianale italiana. L’obiettivo è di costruire Baladin Open Garden, il primo parco sulla birra artigianale italiana a Piozzo (Cuneo), nelle Langhe, dove ha sede il birrificio.
Un crowdfunding particolare in quanto non ha come primo fine quello economico ma quello di dare vita ad una community di “gardeners” che sostengono il progetto: il Baladin Open Garden vuole essere infatti l’espressione di un “ritorno alle origini”, all’insegna del motto “La Birra è Terra!” “Baladin Open Garden è prima di tutto uno spazio all’insegna dell’agricoltura e della rivitalizzazione di un territorio che, lontano dai grandi agglomerati urbani, ritorna ad essere punto di ritrovo per la comunità, sempre aperto e fruibile da chiunque – dice Carlo Petrini, fondatore di Slow Food -. Una realtà che sarà anche teatro delle tante sinergie che attiveremo con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo che proprio qui avrà una sorta di “succursale”, grazie all’impianto didattico voluto da Teo e che verrà utilizzato per far vivere a tutti gli studenti l’esperienza di produrre una birra “viva”.”
Baladin Open Garden sarà anche un ritrovo che diventa volano per l’economia del territorio; un’occasione per difendere il lavoro e l’identità delle piccole aziende locali attraverso l’autoproduzione, un connubio tra tradizione, artigianalità e modernità, attraverso l’utilizzo di una tecnologia all’avanguardia e allo stesso tempo rispettosa delle risorse e dell’ambiente, in un’ottica di economia circolare dove anche lo scarto diventa risorsa; un punto fermo sui temi di filiera italiana e Made in Italy grazie alla completa tracciabilità, tutta italiana, delle materie prime, dei prodotti e dei processi. Inizialmente il parco sarà aperto garantendo tutte le funzionalità la domenica per poi arrivare ad un’operatività che copra il fine settimana entro tre anni. Rimarrà a disposizione nei giorni della settimana ma non con tutti i servizi a disposizione dei visitatori.
Indiegogo la piattaforma scelta per questa operazione: “Abbiamo scelto la piattaforma Indiegogo – dice Teo Musso – perché ci forniva delle garanzie di successo in termini di possibili utenti raggiungibili e anche perché ci consente di inserire la nostra birra Baladin Open Garden, simbolo del progetto, tra i premi per gli utenti. Sicuramente una sfida ma in linea con il mio pensiero visionario. Sta emergendo soprattutto il valore della community che si è riunita, un gruppo coeso di persone amanti della Birra Viva, della natura, delle nostre radici, che hanno aderito con entusiasmo alla nostra chiamata. Tanti supporter hanno puntato sui reward più “ecologici” e che più di tutti fanno sentire parte di questo progetto e di questo giardino che sta prendendo forma clic dopo clic, radice dopo radice, albero dopo albero. Questo per me è davvero il traguardo più importante conquistato, indipendentemente dai contributi che raccoglieremo in tutto e che sono già tanti per un’operazione che in Italia fa ancora fatica a farsi strada”.
Per supportare il crowdfunding e vedere tutti i reward: https://igg.me/at/baladinopengarden
Il Baladin Open Garden: un sogno che diventerà realtà grazie al crowdfunding
L’inaugurazione del Baladin Open Garden è prevista per il 21 giugno 2017. Sarà composto dai seguenti spazi:
La Cascina: una suggestiva costruzione rurale, risalente al 1600, ospiterà alcune delle principali strutture e attività di Baladin Open Garden, all’insegna della riscoperta di antiche tradizioni: ad esempio un antico forno a legna che storicamente era utilizzato per preparare il pane per le borgate circostanti sarà completamente ripristinato e tornerà in funzione. Qui verrà prodotto il pane simbolo di benvenuto per i visitatori. Il forno sarà dotato anche di una piccola macina a pietra dove saranno lavorati i cereali coltivati all’interno di Baladin Open Garden e che saranno utilizzati nella preparazione del pane.
Le Cantine di affinamento: risalenti a prima del 1600, saranno restaurate e pronte a tornare a nuova vita per accogliere le botti di affinamento delle serie speciali di birra Baladin Xyauyù. All’interno delle cantine saranno presenti anche delle pupitre che serviranno a produrre la birra Metodo Classico, che qui riposerà in bottiglia sui lieviti per 18 mesi.
Il Pub e la Macelleria: al piano terra della cascina, dove si trovavano anticamente le stalle, sarà realizzato un piccolo pub che potrà accogliere i visitatori in caso di maltempo. Qui verrà inoltre servita una selezione di birre Baladin e in particolare l’esclusiva birra Baladin Open Garden, che sarà distribuita solo alla spina per i visitatori del Baladin Open Garden. Una parte dei locali sarà inoltre adibita a macelleria agricola: qui, ogni domenica, un produttore locale proporrà la sua carne, che potrà essere acquistata per l’asporto e cucinata direttamente per essere consumata all’interno del parco.
Il Laboratorio del cioccolato: al secondo piano, prenderà posto un piccolo laboratorio di cioccolateria. Qui, ogni domenica, verrà mostrato ai visitatori il processo di produzione del cioccolato, sia in formato liquido che solido, seguito dalla degustazione in abbinamento con le birre Baladin.
La Sala incontri: sempre al secondo piano della cascina, si trova una sala attrezzata per ospitare incontri ed eventi.
Le Cucine: poste al secondo piano, le cucine, visibili dall’esterno, saranno utilizzate come punti di appoggio in occasione di eventi, cene e manifestazioni.
La Casa del Malto e del Luppolo: uno spazio adibito ad alcune lavorazioni, come l’essicazione, del prezioso ingrediente per la preparazione delle birre e coltivato da Baladin. Al piano terra saranno ospitati i processi di lavorazione dell’orzo coltivato da Baladin. Qui l’orzo verrà trasformato nel malto impiegato per la produzione della birra Baladin Open Garden.
Il nuovo birrificio Baladin: il nuovo impianto di produzione, tutto italiano, inaugurato a luglio con capacità produttiva annua di 50.000 ettolitri. Un progetto innovativo, in cui la tecnologia è prima di tutto funzionale al rispetto delle risorse del territorio e delle materie prime. L’impianto è automatizzato, con le migliori strumentazioni realizzate sul territorio (dalla sala cottura all’imbottigliamento), concepito per garantire la massima flessibilità del mastro birraio per lavorare alla messa a punto delle varie ricette.
Il Luppoleto: a 800 metri da Baladin Open Garden si trova un luppoleto esteso per un ettaro e piantumato nell’estate del 2016. Qui troveranno spazio alcune delle attività legate alle esperienze del crowdfunding.
Il Campo d’orzo: a fianco del luppoleto, si trova un campo d’orzo che, in aggiunta ai 400 ettari coltivati da Baladin nelle Marche e in Basilicata, contribuisce a produrre il malto necessario per la lavorazione della birra.
Piozzo: a due chilometri da Baladin Open Garden si trova Piozzo, il luogo dove tutto ha avuto inizio. Nella piazza centrale del paese si trova il brewpub da cui nel 1986 prese vita il mondo Baladin. Di fronte al pub, Casa Baladin, ristorante birraio con camere, simbolo del concetto di abbinamento tra birra e alta cucina.